Tra le tante tristi storie riguardanti i maltrattamenti degli animali, i riflettori sono puntati sull’elefantessa Bambi, isolata per molto tempo in un circo e costretta a vivere in condizioni igieniche precarie: il processo in sua difesa ha preso il via.
Ci sono storie riguardanti gli animali e i loro maltrattamenti che subiscono per colpa dell’uomo che sono da brivido. Fatti simili non dovrebbero mai e poi mai verificarsi. Purtroppo, però, talvolta questi accadono: gli orrori che possono coinvolgere gli animali sono ancora troppi. Ad oggi si continuano a sentire vicende terribili che riguardano il mondo animale.
Tra gli eventi drammatici vissuti dagli animali per colpa delle ingiustizie umane ne emerge uno riguardante una povera elefantessa. Di nome Bambi, la sua storia è davvero triste e sta facendo discutere moltissimo.
Il maltrattamento degli animali è ancora oggi all’ordine del giorno. Si sentono di continuo storie di animali abusati, vittima degli orrori umani, tra cui per esempio un retroscena da brivido riguardante una volpina. A questa storia terribile, si aggiunge il caso di Bambi, elefantessa protagonista di un accadimento finito al centro dei riflettori negli ultimi tempi.
L’elefantessa si è trovata per diverso tempo sola e maltrattata, confinata in un recinto piccolissimo per lei e in condizioni igieniche totalmente assenti. Questa situazione ha visto coinvolto il circo di Busnelli-Niuman, finito sotto processo: la realtà, chiama davanti al Tribunale di Mantova, dovrà rispondere del maltrattamento di Bambi.
La situazione da incubo vissuta dall’elefantessa è venuta allo scoperto nel marzo del 2023 grazie ai carabinieri forestali di Castiglione dello Stiviere: approdati presso la sede del circo itinerante, ad Asola, hanno toccato con mano le terribili condizioni in cui Bambi era costretta a vivere fino a quel momento, sequestrandola e impedendo al circo di allestire le sue esibizioni.
Le scarse condizioni igieniche, la sua collocazione troppo piccola e la solitudine in cui si è trovata per diverso tempo hanno portato l’elefantessa a comportarsi in modo anomalo, come per esempio camminare in tondo costantemente e non rispondere agli stimoli esterni. L’animale ha vissuto un forte stress per colpa del modo in cui è stata trattato.
Malgrado il divieto di non farla esibire, questo non è stato rispettato, tanto che il circo ha portato di nuovo Bambi sotto i riflettori: e così è stata vagliata l’ipotesi di reato di deterioramento dell’animale sequestrato.
In difesa dell’elefantessa è scesa in campo la Lega antivivisezione (LAV), parte civile nel processo nella speranza di arrivare alla confisca di Bambi, in modo che non venga più maltrattata. Il processo è iniziato lo scorso 17 gennaio e si attendono sviluppi.
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